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Seguitemi nella pagina Facebook “Insieme per le donne” perchè oggi inauguriamo la rubrica “Riflessioni con L’Universa. Il principio femminile che si racconta”.

In questa rubrica affronterò concetti socio culturali giudicati oggi come giusti o sbagliati e proveremo a metterli in discussione.
L’obiettivo è aiutare ad esercitare il pensiero critico. Sollecitare pensieri inclusivi e considerare possibili i cambi di paradigmi.

Mi ispiro ad un articolo di Sabina Pignataro sul Corriere della Sera, grazie alla quale ho conosciuto il Collettivo Artistico “TheAlbero” e la loro definizione di Ribelle:

“Speriamo che sia ribelle”
Ribelle ai ruoli stereotipati
Ribelle alle identità di genere culturalmente costruite e poi “naturalizzate”
Ribelle al senso comune
Ribelle a ciò che viene dato per scontato
Ribelle a tutto ciò che si definisce normale
Ribelle al lavoro come meccanizzazione, spersonalizzazione, disumanizzazione
Ribelle alle definizioni di normale
Ribelle alle omologazioni
Ribelle ai buonismi di facciata
Ribelle alla volontà di controllo
Ribelle alla volontà di superpotenza
Ribelle a tutti i sistemi ideologici, degli uni e degli altri
Ribelle a tutti i pensieri unici, a tutte le alternative uniche
Ribelle a tutti i sistemi di pensiero chiusi, giudicanti, rigidi, escludenti.

Io mi chiamo Chiara e sono Scura.
A quanto pare il dizionario dei sinonimi e contrari definisce come contrario di Ribelle la parola Pacificatrice. Io sono una Ribelle Pacificatrice, un ossimoro in perfetta coesistenza per quanto mi riguarda.

“L’amore ti rende un ribelle, un rivoluzionario. L’amore ti dà ali per volare alto nel cielo” (Osho).

Il mio augurio per tutte noi.

MI PRESENTO

Sono una sognatrice, credo in un mondo migliore e ho deciso, finalmente, di dare il mio contributo concreto per costruirlo, fondando UNE. Sono un'“Eterna turista” dell’anima e del mondo.

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